Il proprio modo di creare la vita, deriva da una propria epistemologia, ossia: un modo unico e speciale di costruire il proprio sapere, le proprie credenze. Queste ultime diventano definitive, spesso tacite, nel momento in cui, secondo nostri criteri, hanno valenza di esistere.
Ognuno decide per sé a cosa credere o meno: dall’esistenza di Babbo Natale alla sconsolata realtà economica che i soldi non sono nemmeno più totalmente sicuri nelle banche…
Ho scelto di essere e di vivere come un “pensatore libero”, un modo che propongo e sollecito alle persone con cui mi relaziono.
Essere “pensatori liberi” implica liberarsi della schiavitù al riguardo di certi schemi mentali, pensieri ricorrenti che nuocciono alla nostra serenità ed il nostro bene essere interiore.
Essere liberi nell’agire significa assumersi la responsabilità piena delle proprie azioni e la capacità di renderne merito quando e a chi lo si ritenga opportuno, così tanto quanto la possibilità di lasciare cadere e far scorrere elementi di giudizio fatti da chi ignaro non comprende e non ha camminato nei nostri stessi passi.
Quando comunico qualcosa è perché l’ho vissuto direttamente, l’ho appreso nell’ascolto di ciò che si muove in me: in me nella relazione con gli altri; in me tramite lo studio e la ricerca assidua del senso; della comprensione; della pratica costante di Amore.
Senza un’esplorazione assidua delle nostre profondità e una vera metanoïa, è vano affermare che si è libero.
La mia presenza nel mondo è pura imperfezione che cerca forma e, tramite il vivere quotidiano si trasforma cercando di accogliere con pietà tutte le imperfezioni generate dalla mia debolezza e dalla mia forza. Costantemente richiamo Il motto alchemico V.I.T.R.I.O.L. – pur non facendo parte dei rosacrociati che stimo profondamente –.
L’acronimo significa «Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem», che significa «Visita l’interno della terra, operando con rettitudine troverai la pietra nascosta»: è un invito a meglio conoscerci ma anche a guarirci delle nostre imperfezioni, delle nostre insufficienze, delle nostre restrizioni mentali ed emozionali.
Dopo avere diagnosticato il problema del momento, bisogna ascoltare ciò che ha da insegnarci poi implicarsi corpo ed anima nel processo liberatore per portarlo a soluzione.
La mia visione appartiene all’Uno che tutto contiene e tutto assolve; chi ha visioni diverse dalla mia e ha voglia di confrontarsi sia il benvenuto, chi irriducibilmente crede che la Verità sia solo la sua mi permetta di togliere la polvere dai miei calzari e di permettermi il trascorrere del tempo con chi ha ancora da Vivere, normalmente chi ha questo atteggiamento desidera salvarmi dai miei stessi pensieri, grazie ho il potere di farlo da sola, fatemi osservare i luoghi in cui non applico Amore e ve ne sarò grata.