TRISKELE

Uno dei più antichi simboli celtici è la Triskele, i cui primi esemplari sono datati intorno al 3000 a.C. e che rappresenta l’unità ma anche la trinità. Il tre era un numero importante nella cultura celtica e troviamo triadi sia nella mitologia che nell’arte e nella letteratura.

Tutto secondo i celti era la sfaccettatura di una triade. Possiamo trovare il simbolo inciso sulle pietre di Newgrange, uno dei luoghi di culto più antichi d’Irlanda, che risale al periodo Neolitico, nel 3200 a.C.

Il motivo decorativo della Triskele è nato prima dei celti e venne poi assorbito nella loro tradizione. Appare nella Grecia antica ed è anche il simbolo della Sicilia, che un tempo era chiamata Trinacria a causa della sua forma triangolare.

Oltre a simboleggiare il concetto di trinità (inteso in senso pagano), la Triskele è anche il movimento e il continuo e ciclico scorrere del tempo.

Se aggiungiamo implicazioni collegate alla Luna insieme al Triskell abbiamo a che fare con le seguenti implicazioni:

SIMBOLISMO LUNARE ASSOCIATO AL TRISKELL

Mistero

Femminile

Intuizione

Sottigliezza

Subconscio

Spiritualità

Illuminazione

Desiderio nascosto.

Come si può notare il simbolo del triskell indica molto di più di un semplice simbolo con tre gambe in movimento, diciamo che i suoi significati simbolici vanno molto oltre la semplice comprensione comune avendo connati molto più sviluppati di ciò che si può pensare a riguardo.

SINTESI DEI SIGNIFICATI SIMBOLICI TRISKELL

Crescita personale

Sviluppo umano

Espansione spirituale.

Esso simboleggia anche la trinità che può essere rappresentata mediante tre spirali o nodi, questo secondo l’arte celtica e nordica, che sta a significare le tre parti della persona, o i tre mondi (mente, corpo e spirito; mondo infero, mondo umano e mondo superiore) che convivono insieme in un unico eterno ciclo di nascite e morti. I nodi celtici sono molto importanti nella tradizione celtica e nordica, infatti vengono disegnati o incisi in molti supporti come è stato verificato dagli archeologi con il ritrovamento di moltissimi oggetti,

Tri-Skell

Emblema che ha radici precristiane e serviva a proteggersi durante i viaggi e le battaglie. Il movimento della spirale è il diritto alla rinascita, simbolo di raggiungimento degli obbiettivi o di vittoria.

Il Triskel che è possibile trovare trascritto anche come triskell, triskèle , triscèle, trisquelle, triskellion, è un simbolo antico e molto diffuso in ogni epoca, lo si ritrova pressoché ovunque nelle sue diverse versioni e interpretazioni grafiche benché sia senza dubbio l’Europa la sua terra di elezione e, forse, di origine. Esso consiste fondamentalmente di tre segmenti lineari identici, semplicemente piegati o come spirale, con una estremità in comune a formare un vortice destrorso o sinistrorso, quasi evocativo delle moderne espressioni grafiche della matematica frattale e che suggerisce un chiaro senso di rotazione attorno ad un asse centrale.

Il termine viene fatto risalire normalmente al greco “τρισκελης”, “triskélès” che significa “a tre gambe”. Difatti lo si ritrova sovente rappresentato da tre gambe piegate che possono essere nude o diversamente armate, come ad esempio nel simbolo della regione Sicilia, di sicura origine precristiana, o sulla bandiera dell’Isola di Mann che con buone probabilità fu adottato intorno all’ XI sec. d. C. a partire proprio da quello siciliano.

In Europa si trovano sue rappresentazioni a partire dall’epoca di La Tène, nel IV sec. a. C., forse come evoluzione culturale della spirale, diffusissima fin dal neolitico.

Il significato principale del Triskel è piuttosto oscuro, ma è comunque evidente che presso le popolazioni celtiche e in termini di simbolismo assoluto rappresenti nella sua versione destrorsa la stilizzazione del movimento del sole, quindi una sorta di “ruota solare” che ci riporta al dio irlandese Dagda, connotandosi perciò come simbolo positivo accanto alla svastica indoeuropea.

Considerata però l’importanza del numero 3 presso le popolazioni celtiche è evidente che il triskel può simbolizzare, e probabilmente simbolizza, molteplici aspetti di questa cultura, sia materiali che spirituali, fino a diventarne a ragione il simbolo principale e ad essere utilizzato oggi per indicare la cultura celtica con le sue infinite manifestazioni.

La simbologia ternaria da esso rappresentata, contestualizzata alla cultura celtica, si presta a numerose interpretazioni: i tre momenti del movimento del sole, alba, zenith e tramonto; la triplice composizione del cosmo secondo la tradizione celtica, fuoco, terra e acqua (che rappresenta anche l’aria allo stato liquido); il tempo stesso come passato, presente e futuro; oppure, benché molto più tardivo come significato, la triplice composizione dell’uomo alchemico composto da spirito, anima e corpo (mercurio, zolfo e sale).

Ma il triskel può anche schematizzare la triplice composizione della società celtica, tipicamente indoeuropea, con le sue tre classi: quella guerriera, quella sacerdotale e quella produttiva.

In ambiti mitologici il Triskel viene associato alla Dea Brigit, triplice divinità panceltica, ma anche al principio maschile rappresentato dalle divinità irlandesi Ogma, Lugh e Dagda o al principio femminile guerriero con le dee Macha, Morrigan e Boadb.

E poi ancora al principio femminile inteso dagli aspetti di vergine, madre e sterile anziana.

Il cristianesimo irlandese non riuscì a impossessarsi completamente del simbolo, nonostante San Patrizio, patrono di questa nazione, si dice lo utilizzasse per spiegare la trinità cattolica.

Esso venne allora rielaborato trasformandolo in uno dei nodi celtici più conosciuti.

Il neodruidismo del XVII sec. riveste il Triskel di nuovi significati interpretandolo come la rappresentazione dei “tre cerchi della manifestazione”: Ceugant, il Mondo dell’Assoluto; Gwynwydd, il Mondo Spirituale dell’Aldilà e Abred, Mondo Umano; naturalmente questo simbolo si adatta perfettamente anche a tutta la cosmogonia bardica in genere e non per ultimo alla struttura delle celebri Triadi Bardiche. Questa moderna religione ritiene che l’orientamento delle braccia della triskel non abbia alcun significato particolare, ma simbolizzi semplicemente il movimento spiraliforme che è proprio di ogni corpo presente in questa dimensione, e di conseguenza questo simbolo rappresenterebbe l’intero cosmo.

Curiosa è l’interpretazione del Triskel che veniva offerta dai maestri Athrawon, che fino a pochi anni fa poteva ancora essere raccolta dalla bocca di qualche anziano delle regioni atlantiche della Francia, per i quali questo simbolo rappresenta e contiene tutti i principi sapienziali della loro tradizione la cui cosmogonia, a sua volta sintetizzata in un Triskel, sembra anticipare di secoli le moderne teorie sull’universo olografico.

La sua versione sinistrorsa lo identificherebbe come un potente talismano contro la stregoneria e il malocchio, forse a causa del principio di chiusura opposto a quello di apertura della versione destrorsa, con tale funzione è infatti ancora oggi utilizzato soprattutto in diverse zone della penisola iberica. Questa stessa versione è però nella maggior parte dei casi connotata sinistramente in quanto speculare a quella solare, luminosa e vitale.

Infine nella versione sinistrorsa, a partire dagli anni ’20 del secolo scorso, lo si ritrova spesso anche in sostituzione al “Gwenn ha Du”, bandiera della Bretagna, la regione nord occidentale della Francia.

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Chiamato anche triscele o triskellion (dal greco tre gambe) è il simbolo celtico più conosciuto. Spesso sovrapposto al altri simboli dell’ antico popolo europeo racchiude in sé il potere del numero Tre. Se, a partire dal centro del simbolo, le tre spirali che lo formano si avvolgono su loro stesse da destra verso sinistra, rappresenta il turbinare delle energie dall’interno verso l’esterno, la manifestazione. Contrariamente se invece si sviluppano da sinistra verso destra simboleggia il discendere nei mondi inferi (dal latino in-fero “ciò che si porta in sé”).

I significati di questo antichissimo simbolo sono molteplici, vediamo di elencarli brevemente:

La Triplice Manifestazione del Dio Unico: Forza, Saggezza e Amore e quindi le tre classi della società celtica che incarnavano tali energie, Guerrieri, Druidi e Produttori.

I Tre Cerchi della manifestazione o dell’esistenza: Ceugant, il Mondo dell’Assoluto; Gwynwydd, il Mondo Spirituale dell’Aldilà e Abred, Mondo Umano o della Prova.

All’interno di Abred il simbolo dei tre aspetti del mondo materiale: Terra (cinghiale), Acqua (Salmone), Cielo (Drago) che con il loro movimento si riuniscono tutti nel quarto elemento, il Fuoco, simboleggiato dal cerchio che racchiude il triskele.

Il Passato, il Presente e il Futuro riuniti in realtà al centro in un unico Grande ed Eterno Ciclo chiamato Continuo Infinito Presente, in cui tutto esiste contemporaneamente. Si riesce così a comprendere come, durante la festa di Samhain del 1° novembre i Celti potessero incontrare i loro antenati defunti, ma anche i loro discendenti non ancora nati.

Le tre fasi solari in manifestazione: alba, mezzogiorno, tramonto

Nell’uomo la sua triplice manifestazione come corpo, emozioni/sentimenti/pensieri e spirito, ma anche l’Azione, il Sentimento, il Pensiero e le tre età: infanzia, maturità, vecchiaia.

La Dea nel suo triplice aspetto di Vergine-Madre-Vecchia/Figlia-Madre-Sorella.

La triplice specializzazione della dea Brigit come custode e dispensatrice del Fuoco Sacro, in quanto protettrice dei poeti, dei fabbri e dei guaritori.

Il simbolo della trinità femminile della battaglia Morrigan-Macha-Boadb e di quella maschile Ogma-Lugh-Dagda

Il segno sul quale Patrizio spiegherà il concetto della Trinità Cristiana (in realtà un’idea del cristianesimo celtico) agli irlandesi, trasformando però il triskele in un trifoglio.

SIMBOLO CELTICO