“All’inizio del ventesimo secolo i fisici iniziarono a fare una ricerca sulla relazione tra l’energia e la struttura della materia. Mentre per la fisica classica l’energia è una grandezza scalare immagazzinata dai corpi, per la meccanica quantistica, per i sistemi legati (quelli in cui l’energia della particella non supera le barriere di potenziale) l’energia è quantizzata, cioè può assumere solo un numero discreto di valori, detti livelli energetici.”
Con gli studi di Rutherford e Bohr giunsero a descrivere un modello atomico per l’atomo di idrogeno, che porta alla conclusione che la materia è soltanto un’illusione e che l’energia è la sostanza primaria dell’universo.
Oltre a questo si introduce il concetto di dualità onda-particella della radiazione “la luce si presenta come onda e quindi produce fenomeni di interferenza, o come particella (effetto fotoelettrico), a seconda delle condizioni sperimentali. Heisenberg in questo periodo formula il principio di indeterminazione, che nella sua forma in riferimento all’energia dice che più breve è la misura dell’energia effettuata su un sistema, più impreciso è il valore trovato dell’energia; viceversa più preciso è il valore dell’energia, più grande sarà l’incertezza sull’istante di tempo in cui è stato misurato quel valore.”
(tratto da Che cos’é l’energia” di Antonella Ravizza Edizione Riviste & Co. per Scienza e Conoscenza)