Come avviene lo scambio di informazioni fra noi e l’universo?
Il precedente post iniziava con l’affermazione “Noi siamo parte delle vibrazioni elettromagnetiche e sonore dell’Universo in cui siamo immersi.” (link articolo Immersi nelle oscillazioni) Ma cosa sono le onde elettromagnetiche e quale interrelazione hanno con l’organismo umano?
“Le onde elettromagnetiche sono una combinazione di onde elettriche e magnetiche variabili, che si propagano nello spazio costituendo i campi elettromagnetici. Secondo le teorie di Maxwell, le onde elettromagnetiche si propagano nel vuoto alla velocità della luce ovvero a circa 300.000 km/s e sono dotate di una loro frequenza. Dalle frequenze dipende l’esito dell’interazione con la materia in quanto la sua energia può essere assorbita o può essere trasmessa.” (Gioacchino Pagliaro 2016, Scienza e Coscienza, n° 57)
Siamo circondati e pervasi da onde elettromagnetiche, lo spazio indefinito in cui le stesse si propagano è chiamato “Campo energetico unificato”. Immaginando il corpo umano, compreso con tutte le sue parti organiche, mentali e psicologiche interagisce costantemente con un’enorme quantità di informazioni, le stesse hanno un movimento interno all’organismo, contemporaneamente vanno dall’interno verso l’esterno e viceversa.
Sempre più studi, in ambito medicale, mostrano l’interazione possibile tramite emissione e ricezione di frequenze.
Secondo alcuni studi (vedi Lakhovsky) la modalità di comunicazione avviene grazie alla doppia elica del DNA che consente rende le cellule oscillanti e, per mezzo della risonanza, di avere uno scambio di informazioni, meglio ancora di frequenze.
Malgrado il nostro apparato sensoriale non colga tutte le vibrazioni in cui siamo immersi (direi fortunatamente) esse esistono. L’interrelazione con il mondo elettromagnetico ci pone nella stessa modalità che potrebbe avere uno strumento a corda che a seconda degli sbalzi di temperatura o semplicemente della tensione delle corde può perdere la perfetta armonia, riaccordandosi tutto ritorna nella norma.

Che ne pensate?