La fisica ci ha dimostrato che siamo immersi in un campo oscillatorio infinito, individualmente ne percepiamo soltanto le onde più vicine, spesso senza rendercene conto perché abbiamo noi stessi analoga conformazione. Ogni cellula del nostro corpo è in un continuo scambio di informazioni, un flusso vibratorio che appartiene dal DNA alle galassie. Siamo immersi in una costante sinfonia multidimensionale di cui siamo capaci di decifrare solo una minima parte. Ognuno di noi costruisce in se universi a partire da ciò su cui pone attenzione: dalla propria immaginazione e utopia; da qui ognuno inizia a vedere e conoscere il mondo, ognuno capta piani di realtà differenti.
La fisicità ci fa credere solamente a ciò che è materico, che si vede, che si tocca, annusa, gusta o che si ode. Oltre la fisicità possiamo pensare a come attiviamo la capacità di empatia, possono essere livelli di frequenza differenti sui quali possiamo sintonizzarci far sentire lo stato emotivo di un’altra persona? Ampliare il nostro bagaglio culturale ed esperienziale ci permette di avere un grado più ampio di osservazione, percezione, comprensione del “Tutto che vibra”. In questo Tutto ciascun campo è organizzato e gli elementi che lo compongono sono in uno stato di movimento perenne. Noi percepiamo le interferenze di questi campi con noi stessi tramite le differenze di frequenza più lente o più veloci. Possiamo cambiare la frequenza del nostro corpo, questa costante possibilità può modificare anche la nostra visione del mondo? Dal punto di vista fisico l’allenamento della migdala e gli esercizi sugli emisferi hanno già dimostrato che abbiamo più capacità di quelle normalmente condivise come possibili, cosa succede allenando il nostro campo vibrazionale?