Professional Counselor

Nel nostro quotidiano agiamo il risultato delle nostre credenze e le memorie della nostra storia. Quando compiamo un atto, esso è il risultato di una credenza, di un pensiero derivato dalle esperienze che generano un comportamento adattato a quel momento.
La nostra struttura cerebrale invia, attraverso tutto il nostro sistema nervoso, una soluzione perfetta di fronte ad una situazione X in un momento. Può accadere che, qualche istante dopo, possiamo rimpiangere il nostro atto, la nostra parola. L’azione è stata agita memorie, accade allora che rimorso e rimpianto ci invadono!

Ci sentiamo colpevoli? Il colpevole è un giudice severo verso se stesso e gli altri: condanna, non permette mai di essere liberi e felici.

Fin tanto che siamo a questo livello vibrazionale, i pensieri e le emozioni sono principalmente forme mentali.

Ma quanto i nostri pensieri sono tangibili e modificabili?  I pensieri nascono come un punto di energia che si svela alla consapevolezza in un’esplosione che rivela i suoi contenuti negli atti. Accade lo stesso per le nostre emozioni, che si manifestano a partire dalla nostra parte fisica e crescono fino ad espandersi come una bolla.

Pensieri ed emozioni diventano tanto più debole quanto più si allontanano dalla fonte che li hanno generati; un punto in cui si modificano assumendo significati diversi dall’originario.

Ogni pensiero ha una emozione e una vibrazione sensoriale predominante.

Possiamo educarci a conoscere ciò che appartiene alla nostra essenza e quando ci appartiene a causa di condizionamenti; genericamente questi ci fanno sentire inadeguati a noi stessi, ci fanno adattare per sensi di colpa o doveri. La loro comprensione cambia il nostro modo di generarli e di sostenerli o meno nella nostra vita: a noi la scelta.