Carla Fracci nasce a Milano il 20 agosto 1936. Figlia di un tranviere, inizia gli studi alla scuola di ballo del Teatro alla Scala all’età di 10 anni: nonostante il fisico esile, supera l’esame di ammissione grazie alla dolcezza del suo viso.
Inizia così il suo percorso di studio, con Vera Volkova ed altri coreografi, diplomandosi nel 1954, ma già all’età di 12 anni ottiene la parte da comparsa ne “La bella addormentata”. Sarà quella la sua folgorazione sulla via di Damasco, si narra infatti che vedere danzare Aurora Margot Fonteyn le fece comprendere che quella era la sua vera passione e da quel momento studio, sacrificio e disciplina divennero per lei gli strumenti per raggiungere il suo sogno.
L’anno dopo il diploma, Carla debutta nella Cenerentola in scena al Teatro alla Scala ed entra a far parte del corpo di ballo. Nel 1958 viene promossa prima ballerina e da allora inizia la sua luminosissima carriera.
Danza anche con alcune compagnie straniere, quali il London Festival Ballet, il Sadler’s Wells Ballet, ora noto come Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Dal 1967 è ballerina ospite dell’American Ballet Theatre.
Carla interpreta sia ruoli romantici che drammatici, quali Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, Medea. Danza con ballerini di fama tra i quali Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Marinel Stefanescu, Alexander Godunov, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Roberto Bolle.
Interpreta Medea, Concerto barocco, Les demoiselles de la nuit, Il gabbiano, Pelléas et Mélisande, Il fiore di pietra. Il marito e regista Beppe Menegatti si occupa della regia di quasi tutte le creazioni da lei interpretate.
Eugenio Montale le dedica una poesia, La danzatrice stanca, inserita nel Diario del ’71 e del ’72, uscito nel 1973.
Alla fine degli anni ottanta dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli.
Negli anni successivi si susseguono le sue interpretazioni: ne Il pomeriggio di un fauno, Onegin, La vita di Maria, A.M.W. La bambola di Kokoschka, La primavera romana della signora Stone, quest’ultimo con la regia di Beppe Menegatti.
Dal 1996 al 1997 dirige il corpo di ballo dell’Arena di Verona. Dal 1994 è membro dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 1995 è presidente dell’associazione ambientalista Altritalia Ambiente e nel 2004 è nominata Ambasciatrice di buona volontà della FAO.
È stata Ambasciatrice di Expo Milano 2015, il 19 settembre 2020 ha ricevuto il premio alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.
Carla Fracci è l’icona della danza, un’eccellenza tutta italiana che, dal gruppo degli esaminati da rivedere è passata ad essere allieva, solista, prima ballerina, ha lottato e profuso tutte le sue energie per diventare, giorno dopo giorno, la signora della danza.
Fonti:
https://www.dancehallnews.it/notizia/212/
https://it.wikipedia.org/wiki/Carla_Fracci
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[scritto da: Patrizia Kopsch]