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Nacque 200 anni fa Florence Nightingale, a Firenze, il 12 maggio 1820 e quella data è diventata dal 1974 la Giornata internazionale degli infermieri. Una ricorrenza dedicata a colei che è considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, la prima che utilizzò la statistica per abbattere la percentuale di morti tra i ricoverati durante la guerra in Crimea. Fu in quel periodo che le diedero il celebre soprannome della “signora con la lanterna”, poiché quando gli ufficiali si ritiravano per il riposo notturno, era l’unica che si aggirava per le corsie dell’ospedale da campo con in mano la sua piccola lanterna, per controllare che tutto andasse bene.
Era nata in una famiglia dell’élite borghese britannica, suo padre William Edward Nightingale era un illustre pioniere dell’epidemiologia: all’età di 25 anni esternò alla sua famiglia il desiderio di voler dedicare la sua vita alla cura dei malati e degli indigenti. Nonostante l’opposizione dei famigliari lei perseguì tenacemente la sua missione anche se, al tempo, le infermiere erano considerate alla stregua di vivandiere.
Al suo arrivo all’ospedale da campo allestito a Scutari, una città sul Bosforo in Turchia, si rese subito conto che le condizioni organizzative e igieniche erano disastrose: i soldati feriti erano mal curati, i medici erano sovraccarichi di lavoro e le medicine scarseggiavano. L’igiene trascurata provocava frequenti infezioni di massa spesso fatali, la cucina non era attrezzata. Fu allora che individuò i cinque punti essenziali di un ambiente adeguato alla salute e alla guarigione dei malati: aria pulita, acqua pura, sistema fognario efficiente, pulizia e luce.
La sua dedizione e abnegazione la fecero presto emergere, tanto che il “Times” le dedicò un articolo dal titolo “The lady with the lamp”.
Nel 1860 pubblicò “Notes on Nursing”, un libretto di 136 pagine, che è diventato una pietra miliare del curriculum delle scuole per infermieri, un testo che, ancora oggi, è considerato un’introduzione classica all’esercizio di questa professione.
Per tutta la sua vita, Florence promosse l’istituzione e lo sviluppo della professione di infermiere nella sua forma moderna. Grazie a lei, la professione infermieristica, fino ad allora piuttosto mal considerata, guadagnò considerazione e rispetto: già nel 1882 le sue infermiere avevano una presenza crescente e influente nell’ambiente sanitario, occupando posizioni di rilievo nei principali ospedali del Regno Unito e dell’Australia.
Nel 1858 Florence divenne la prima donna membro della Royal Statistical Society. Nei decenni successivi si dedicò all’osservazione critica e all’attività di consulenza per la sanità britannica. Sotto la sua guida, venne introdotta la raccolta di informazioni accurate per ottenere dati statistici sui tassi di natalità, mortalità e sulle cause dei decessi. Fu la prima studiosa sanitaria ad applicare in modo pionieristico, rigoroso e massiccio lo studio della statistica nella compilazione, nell’analisi e presentazione grafica dei dati sulle cure mediche e sull’igiene pubblica. Si occupò anche di assistenza sociale e contribuì alla nascita dei servizi sociali inglesi.
Tra il 1883 e il 1908 Florence Nightingale ricevette numerose onorificenze, in particolare fu la prima donna a ricevere l’Order of Merit. Morì a Londra nel 1910, all’età di novant’anni, lasciando in eredità a tutti noi la sua visione moderna, scientifica ma anche empatica e solidale della professione infermieristica.

Fonte: http://www.ilpuntoquotidiano.it/florence-nightingale-la…/

 

[scritto da: Patrizia Kopsch]
2022-12-19T13:01:12+00:0019.12.2022|Biografie|

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